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Titolo La regina di Tebe
Autore Annamaria Zizza
Collana Vulcano
Dettagli pp. 272, Ft. 14,2 x 20
ISBN 9788860431868
Rassegna stampaDescrizione
La storia inizia a Tebe, capitale dell’Egitto, nel XIV secolo a.C. La bellissima e giovane regina Ankhesenamon, vedova di Tutankhamon e senza figli, nel tentativo di pacificare il suo Paese e di dare un erede al suo regno, fa una mossa pericolosa e spregiudicata. Ordina allo scriba Menthuotep, un babilonese dal passato oscuro e doloroso, di inviare una lettera al re degli ittiti, affinché le lasci sposare uno dei suoi figli. Dell’iniziativa vengono lasciati all’oscuro sia il potente visir Ay, che il generale Horemheb, che ambiscono al trono. Gli ittiti sono sorpresi dal contenuto della lettera: pensano a una trappola da parte degli egizi e temporeggiano, ma alla fine vengono convinti da Menthuotep, inviato dalla regina in qualità di ambasciatore, e accettano la proposta. Aspettano da tempo di conquistare l’Egitto. Sanno di essere più forti in battaglia perché conoscono il segreto della tempratura del ferro ancora ignoto agli altri popoli. Il re ittita, che ha sposato la babilonese Malnigal, esperta di magia nera, pericolosa quanto ambigua, invierà uno dei suoi figli, Zannanza, ma la conclusione della vicenda sarà sorprendente per tutti i protagonisti. Tra intrighi e amori proibiti, drammi personali e avventure, si dipana una storia vera e affascinante, finora sconosciuta, raccontata con uno stile coinvolgente, incalzante e pieno di colpi di scena.
Zizza Annamaria
Annamaria Zizza vive a Catania. Collabora alla rivista di egittologia e archeologia “Mediterraneo antico” e ha pubblicato i romanzi storici Lo scriba e il faraone (2021) e, in edizione Marlin, La regina di Tebe (2023), che reca la quarta di copertina di Dacia Maraini, e La dolciera siciliana (2024). Un suo racconto è stato inserito nell’antologia La prima volta… a Catania (Edizioni della Sera, 2023). Ha curato alcuni cicli di “Lecturae Dantis” ad Acireale, dove insegna materie letterarie in un liceo, e ha ricevuto due menzioni speciali (Premio letterario “Salvatore Quasimodo” e Premio “Efesto”) per le sue poesie.
Il giudizio di Dacia Maraini
«Annamaria Zizza ci racconta una storia avvincente ignorata dai libri: l’Egitto in crisi dinastica, la vicenda di una donna che si ribella al suo destino compiendo un gesto coraggioso e sfidando le leggi del suo tempo. Siamo nel periodo di piena espansione dell’impero ittita, dotato di un’arma formidabile e ancora ignota: la tempratura del ferro. Una narrazione suggestiva che si avvale di dialoghi serrati che delineano i personaggi con mano sicura e tagliente. Un romanzo singolare sulla storia di due imperi e di due donne, Ankhesenamon e Malnigal, storicamente lontane da noi, ma vicine per coraggio e determinazione.»