Collane > Quaderni metelliani
Vai alle collane
Titolo C'era una volta a Cava
Autore Tommaso Avagliano
Collana Quaderni metelliani
Dettagli pp. 320, Ft. 13,2 x 20
ISBN 9788860431981
Descrizione
Per la prima volta in questo volume la raccolta dei più begli articoli e saggi brevi scritti da Tommaso Avagliano sulla sua amata Cava de’ Tirreni nell’arco di una vita.
Il ritratto di una città da parte di un innamorato, che la racconta con delicatezza e nostalgia tra storia, memoria e arte, con cartoline storiche, ricordi e testimonianze sulla Festa di Monte Castello e sul terremoto del 1980, ritratti di celebri cavesi, da Andrea Genoino a Valerio Canonico, da Mimì Apicella a Mamma Lucia, fino a Gino Palumbo e a Lolita, digressioni su illustri personaggi che hanno visitato o sono passati per Cava, da Filippo Palizzi a Garibaldi, da Salvatore di Giacomo a Papa Giovanni, e una sezione finale dedicata alla Vietri d’un tempo.
Avagliano Tommaso
Tommaso Avagliano (Cava de’ Tirreni 1940-2021) è stato un poeta, scrittore ed editore (ha fondato e diretto le case editrici Avagliano e Marlin). Ha esordito nel 1964 con Poesie a Lil, a cui sono seguite pubblicazioni di vario argomento, tra cui: I soavi starnuti (1966), Incontro con Carotenuto (1972), Profilo del Marchese Genoino (1982), Marco Polo, il viaggiatore meraviglioso (1983), Aria di Cava (1984), Epigrammi di Masoagro (1987), Giornale di viaggio (1987), In un’ora di luce (1990), Una città chiamata La Cava (1999), Un poeta tra le rose (2002), Tra veglia e suonno (2005); Erano tutti suoi figli. Mamma Lucia tra storia e leggenda (2020); Torna domani, inverno. Poesie di una vita (1959-2021) (2022). Ha curato i volumi: A. Genoino, Le Sicilie al tempo di Francesco I (1982), F. Marcellino, A tempo pierzo (1983), A. Genoino, Scritti di storia cavese (1985), Principessa di Villa, Passeggiate nei dintorni di Cava (1994), S. Calvanese, Amico di pittori (2003), Dalla storia alle storie. Pagine di vita cavese 1915-1945 (2013), P. Craven, Tra i monti della Cava. Gente, credenze e usanze in un villaggio dell’800 (2014).
L'ASSAGGIO
«È bello credere che le persone, come gli edifici storici, le opere d’arte e le bellezze naturali, non scompaiono del tutto, e che il loro spirito o, se si vuole, la loro ombra, sia sempre presente tra noi, non saprei dire come. Finché ci sarà un solo vivente a custodirne il ricordo, ciò che è stato una volta continua impercettibilmente a trasmetterci il suo messaggio…»