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Intervista all'autrice della fortunata serie sulla felicità economica

La felicità immobiliare secondo Maria Luisa Visione
Libro: La felicità immobiliare
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Un nuovo libro per cambiare il presente e progettare il futuro. Un libro per acquisire una nuova percezione della ricchezza immobiliare, da conservare e valorizzare nelle sue componenti dinamiche in un’ottica di costruzione dell’avvenire. Un testo indispensabile per consulenti finanziari, operatori immobiliari e per chi intende investire nel mattone. Consulente Patrimoniale e Formatrice, Maria Luisa Visione è autrice del libro “La felicità immobiliare. Strategie economiche, casi pratici e approfondimenti utili per la gestione dinamica della ricchezza immobiliare privata”, in tutte le librerie e store online per Marlin editore, la casa editrice di Tommaso e Sante Avagliano (collana Il tuffatore, 192 pp., 16,50 euro).

Maria Luisa Visione, dopo “La felicità economica” il libro “La felicità immobiliare”: perché associare il concetto di felicità a questi ambiti?
Il punto di partenza è cercare di interpretare quale valore viene attribuito al patrimonio immobiliare, nell’ottica di creare un filo conduttore nella relazione tra utente, consulente e patrimonio, rapporto che guarda al mondo dell’utente nella sua interezza, sia sul profilo economico e finanziario, che psicologico ed emozionale, perché l’obiettivo è costruire uno stato di felicità, intesa come benessere e qualità della vita. Il bisogno casa, infatti, trova origine in motivazioni fisiologiche, personali e sociali, prende spunto dal sentimento, dalla voglia di colmare il gap tra status esistente e condizione di vita desiderata.

Che cosa significa mettere da parte dei soldi per un acquisto immobiliare anche sul piano psicologico?
Si è disposti con una certa facilità a mettere da parte il denaro, per avere “casa”, ma non soltanto perché l’acquisto soddisfa il prioritario bisogno di abitare. In realtà, come scrivo nel libro, la scelta è più complessa: “Al bisogno di avere casa trasferiamo un sentimento più edonistico: il luogo in cui abitiamo ci rappresenta, è l’immagine di noi e dello status personale che rivestiamo all’interno della società. Proprio per tale aspetto, rilevante e radicato, dal tempo dei tempi non abbiamo rinunciato ad acquistare più di una casa nell’arco dell’esistenza, o a desiderare un’abitazione nuova, con caratteristiche diverse, per rispondere all’esigenza di migliorare lo standard qualitativo e sociale di vita a cui aspiriamo”. Storicamente abbiamo sviluppato un legame speciale e unico con la componente immobiliare della ricchezza e questa evoluzione può aver generato come esito l’esistenza di un patrimonio immobiliare del quale occorre occuparsi con parsimonia.

In che modo?
Di fronte ad asset proprietari complessi, spesso legati a nuclei familiari dinamici, accade che non si mantenga sempre l’attenzione sulla cura e il mantenimento delle condizioni di attrattività sul mercato dei beni, rischiando di eroderne la redditività e rinunciando, di fatto, a una parte significativa del rendimento futuro, che potrebbe derivare da una reale e durevole condizione di efficienza, affrontando eventuali costi di gestione e manutenzione in maniera equilibrata.

Quali sono gli obiettivi del testo “La felicità immobiliare”?
L’obiettivo è quello di fornire uno strumento sugli aspetti strategici di gestione del patrimonio immobiliare privato, come se esso potesse parlare e dire la sua, esprimendo la volontà di auto-conservarsi e rimanere bene di famiglia, rinnovarsi e continuare il suo ciclo a servizio delle persone. Ciò comporta diversi profili di attenzione che vengono illustrati, anche tecnici, quali le procedure di valutazione dei progetti di investimento, oltre che gli elementi fiscali, in riferimento al risparmio e in funzione dell’ottimizzazione complessiva. Ma tutto rimane incentrato sul ciclo di vita economico familiare e sulla consulenza di valore, quella costruita sulle esigenze e sul raggiungimento concreto degli obiettivi di vita. Di conseguenza, per la prima volta sul mercato, si sposta il focus, da una parte, sul comportamento attivo dell’utente, attraverso mappature, casi pratici ed esemplificazioni, e dall’altra sugli operatori professionali immobiliari di settore e sui consulenti finanziari evoluti, lanciando la sfida di lavorare in sinergia con un modello di consulenza integrato, incentrato sul cliente, la sua famiglia e il patrimonio, che diventa un elemento centrale sul quale tenere salda la tutela del presente e del futuro.

A chi si rivolge il volume?
Clienti evoluti, specialisti di settore, Consulenti Finanziari.

In che modo la ricchezza immobiliare privata può essere frutto di una rigorosa progettazione in termini di presente e futuro?
Solo tramite la conoscenza e le competenze aggiornate, in una logica patrimoniale di management. Di conseguenza, le azioni sono diverse e mirate: seguono una sequenza che mette in collegamento gli eventi di vita delle persone col ciclo di vita degli immobili e con tutte le Aree di esigenza che si sviluppano nel tempo, dove all’interno troviamo quella Immobiliare, insieme alla gestione del Bilancio familiare, alla Protezione assicurativa, alla Previdenza, all’Investimento per gli obiettivi di vita, al Passaggio Generazionale, alla Tutela Patrimoniale e così via.

Qual è la novità maggiore?
La novità più grande di questa nuova opera è che il libro si origina dall’ottica di un Consulente Finanziario che ha maturato anni di esperienza nel settore finanziario e che oggi pensa che il futuro della professione sia quello di prestare un servizio di consulenza veramente “full service”. Per questo motivo, inserisco la pianificazione immobiliare all’interno del ciclo di vita economico, quindi degli eventi di vita e dei momenti di transizione fino ad arrivare al passaggio generazionale, mostrando come tutto si evolve e si integra in maniera coerente e coordinata.

Come è costruito il libro, tra teoria e pratica?
Si parte dall’ Economia Immobiliare e dalla strategia di pianificazione integrata al ciclo di vita economico familiare, corredandola di strumenti di riferimento. Poi si approfondiscono i profili reddituali e finanziari degli immobili e delle componenti di rischio, in un’ottica di valorizzazione patrimoniale. Successivamente si entra nel dettaglio del processo di valutazione immobiliare, cercando di trasformare la complessità in applicazione pratica. Si passa a identificare le opportunità di una consulenza immobiliare che tenga conto degli aspetti di Gestione, di Fiscalità, di Tutela e di Monitoring. Infine, si delinea il modello innovativo di consulenza finanziaria globale evoluta, orientato al benessere economico e finanziario di ognuno di noi, con casi pratici di applicazione.

Chi è Maria Luisa Visione?
Oggi è una professionista che vuole mettere a servizio delle persone strumenti ed esperienze per raggiungere una qualità di vita migliore.

 

Il marlin, da cui la casa editrice prende il nome, è il pescespada che Hemingway amava pescare
al largo di Cuba e che gli ha ispirato lo splendido romanzo “Il vecchio e il mare”

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