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TRA NAPOLI E ROMA SI PRESENTA UN ROMANZO CHE FA RIVIVERE IL MITO DEL '68

"La giovinezza infinita" di Vincenzo Esposito: L'autore incontra gli studenti di alcuni licei e i suoi lettori

La storia ed il mito del rivoluzionario ’68 rivive nel romanzo “La giovinezza infinita”, di Vincenzo Esposito, recentemente pubblicato dalla Marlin, la casa editrice di Tommaso e Sante Avagliano.
Il libro presentato lo scorso venerdì 11 gennaio 2019 alle ore 20,00 a Torre Annunziata (Na), presso la Biblioteca del Liceo “Pitagora - B. Croce” – in via Giuseppe Tagliamonte, 13. Qui l’autore ha incontrato gli studenti nell’ambito della Notte dei Licei Classici Italiani 2019, l’evento giunto alla sua quinta edizione si è tenuto dalle ore 18.00 alle ore 24.00.
L’iniziativa, alla quale hanno aderito oltre 400 scuole sul territorio nazionale, è promossa dai Licei Classici italiani, e si propone di rilanciare l’attualità dell’antico e degli studi classici.

Dopo la tappa campana, seguono altre conferenze e firma copie in giro per l’Italia:

-Sabato 19 gennaio 2019, ore 17,30 - Presentazione del libro "La giovinezza infinita" presso la Libreria tra le righe - viale Gorizia, 29 – Roma. Interverrà la poetessa Maria Lucci.
- Sabato 26 gennaio 2019 - Presentazione del libro "La giovinezza infinita" presso il Circolo Culturale Montesacro – corso Sempione, 27 – Roma. Interverrà la poetessa Maria Lucci e lo storico Stefano Prosperi.
- Lunedì 28 gennaio 2019 - Presentazione del romanzo "Il bosco che canta", presso il Liceo Classico Tacito, via Giordano Bruno, 4 – Roma. L’autore incontrerà gli studenti.

"La giovinezza infinita" è un romanzo breve diviso tra il presente e "l'ancor presente-passato". Il protagonista Andrea, giovane universitario, si immerge nelle battaglie studentesche, diviso tra il concetto della non-violenza e quello marxiano della necessità della violenza per operare le grandi rivoluzioni sociali, tanto da subire una coltellata nella schiena da un fanatico giovane studente fascista. Il romanzo è ambientato tra Napoli e Torino.
La pugnalata è anche il simbolo del colpo morale che segna la sua coscienza civile posta davanti alle astrazioni sessantottine, così come Loukì, la deuteragonista femminile del romanzo, con la sua levità e con la sua grazia che sottende i forti richiami all'amore e alla sensualità, che incita all'azione politica e protegge nei momenti più drammatici degli scontri all'Università con i fascisti e con i professori arroganti, è il simbolo e l'essenza della giovinezza, evanescente e pur concreta, inafferrabile nel presente e fantasma nel "presente-passato, solo memoria di qualcosa che è stato, che poteva essere, e che, ora, vuole solo continuare ad essere una gioia interna per chi ha avuto l'occasione e il coraggio di essere giovane al momento della giovinezza.

Vincenzo Esposito, nato a Torre Annunziata, vive a Roma. Ha scritto sceneggiature di fumetti e ha collaborato a periodici di informazione e di cultura. Come narratore ha esordito con il romanzo La festa di Santa Elisabetta (1999, Premio “Calvino” e Premio “Foyer des Artistes”), a cui sono seguiti La quinta stagione dell’anno (2001, segnalato al Premio “Bigiaretti-Matelica”), L’amico francese (2011, II edizione), e Il muro d’ombra (2013). In edizione Marlin: Il bosco che canta (2016, II edizione) e La giovinezza infinita (2018).

 

Il marlin, da cui la casa editrice prende il nome, è il pescespada che Hemingway amava pescare
al largo di Cuba e che gli ha ispirato lo splendido romanzo “Il vecchio e il mare”

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