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Titolo La giovinezza infinita
Autore Vincenzo Esposito
Collana Il portico
Dettagli pp. 168, Ft. 12,2 x 20
ISBN 9788860431301
Descrizione
Ambientata a Napoli, la storia si sviluppa seguendo due fili conduttori: il Sessantotto e l’amore. L’io narrante è un giovane universitario, Andrea, che il sopraggiungere delle lotte studentesche spinge a mettere da parte il sogno di fare lo scrittore per dedicarsi con tutto se stesso alla politica. All’improvviso nel suo orizzonte appare Louki, una ragazza francese che ha partecipato al Maggio parigino, affascinandolo con la sua figura agile e delicata e con il mistero che la circonda. L’amore nasce poco per volta e sconvolge la vita di Andrea, scandita dalla partecipazione a riunioni, ad assemblee e a cortei di protesta, quando furono in tanti a credere di poter cambiare il mondo e creare una frattura definitiva con il passato. Proprio in un corteo contro la guerra in Vietnam, durante un violento scontro con la polizia, i due si scoprono attratti da un sentimento carico di vibrazioni, dove il non detto appare fuso in un tenero alone di poesia. Avvalendosi di una prosa dal respiro ampio e armonioso, in questo suo nuovo romanzo Esposito riesce a far rivivere con emozione i lontani giorni del Sessantotto e delle lotte studentesche. Più di un saggio storico, La giovinezza infinita aiuta a comprendere quella grande fiammata che accese gli entusiasmi di tanti giovanie che ancora si riverbera nei loro cuori.
Esposito Vincenzo
Vincenzo Esposito, nato a Torre Annunziata, vive a Roma. Ha scritto sceneggiature di fumetti e ha collaborato a periodici di informazione e di cultura. Come narratore ha esordito con il romanzo La festa di Santa Elisabetta (1999, Premio “Calvino” e Premio “Foyer des Artistes”), a cui sono seguiti La quinta stagione dell’anno (2001, segnalato al Premio “Bigiaretti-Matelica”), L’amico francese (2011, II edizione), e Il muro d’ombra (2013). In edizione Marlin: Il bosco che canta (2016, II edizione) e La giovinezza infinita (2018).
Un assaggio
Quel meraviglioso mondo lontano, del quale tentavo tenacemente di riappropriarmi, continuava sì a esistere, ma solo dentro di me, nel mio animo, ed era da lì che dovevo partire per raccontare e far rivivere la mia giovinezza infinita.