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L'autrice di "Duecento giorni di tempesta" al Maggio dei Libri a Misterbianco

La scrittrice siciliana Simona Moraci racconta la sua esperienza di insegnante nelle scuole di quartieri in mano alla criminalità organizzata
Dove: Liceo "Felice Bisazza"
Quando: Lunedì 22 maggio 2023
Orario: 9.30
Libro: Duecento giorni di tempesta
Ospiti: Dialogano con l'autrice la dirigente Giovanna Messina e la professoressa Lavinia Lo Presti.
Vai alla scheda del libro

Premio L’Iguana – “Anna Maria Ortese”, "Duecento giorni di tempesta" racconta la storia dell’insegnante Sonia, catapultata in un quartiere a rischio di una città di mare siciliana in mano alla criminalità. Una “terra straniera” ma anche una sfida per la giovane donna, in fuga dal passato e attratta da due uomini speciali, innamorata del proprio lavoro e convinta che la scuola possa favorire l'emancipazione dei ragazzi da modelli distruttivi.

Sul romanzo così si pronuncia lo scrittore Vladimiro Bottone: «Un Sud scontroso e una scuola a rischio: due frontiere, due sfide, un corpo a corpo fra studenti difficili e un’insegnante al vertice di un triangolo amoroso carico di passioni e chiaroscuri come la scrittura dell’autrice. Al seguito della sua protagonista e io narrante, Simona Moraci ci trascina nel suo anno di scuola che diventerà anche una sorta di educazione sentimentale. Un’avventura che, per il lettore, si trasformerà in una lezione memorabile».

Aldo Cazzullo, scrittore e autorevole firma del "Corriere delle Sera", sul romanzo dice invece: «Un libro da me apprezzato per la qualità della sua scrittura, capace di raccontare emozioni e trasformazioni interiori e di rielaborare l'esperienza nelle scuole a rischio vissuta dalla stessa autrice. Ironia e un tocco di leggerezza, nello stesso tempo, si amalgamano con gli elementi più sofferti».

«Questo romanzo nasce dalla mia esperienza maturata negli ultimi anni sulla “frontiera”, nelle scuole di quartieri a rischio. È come un universo a sé stante: tutti i sentimenti, le emozioni sono amplificati e occorre trovare un equilibrio “nuovo”. La mia passione per la scrittura e il mio amore per l’insegnamento mi hanno spinto a raccontare di rabbia e innocenza, di pianto e risate, di questi bambini straordinari e fuori da ogni schema. In particolare, l’affetto nei confronti dei ragazzi è stato uno stimolo potente. L’amore è l’unica via per uscire dal buio», sottolinea l’autrice.

Nel libro, i temi della redenzione e del cambiamento emergono in relazione ai due personaggi maschili principali (Stefano e Andrea), reduci da un passato tormentato. In particolare, Andrea si sottrae a un destino familiare criminale ed è liberamente ispirato alla storia vera di un ragazzo salvato dalla scuola e dal teatro.

Il booktrailer: https://www.youtube.com/watch?v=rgcFFJcEvRo

 

Il marlin, da cui la casa editrice prende il nome, è il pescespada che Hemingway amava pescare
al largo di Cuba e che gli ha ispirato lo splendido romanzo “Il vecchio e il mare”

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