Collane > La camera del fuoco
Vai alle collane
Titolo Cristo si è fermato a Shingo
Autore Marco Lupis
Collana La camera del fuoco
Dettagli pp. 176, Ft. 13,2 x 20
ISBN 9788860431844
Rassegna stampaCristo si è fermato a Shingo La tomba di Gesù in Giappone e altre storie incredibili dell'Oriente estremo
MENZIONE AL PREMIO L'IGUANA ANNA MARIA ORTESE 2023
Brevi storie fantastiche, al limite del credibile, ma assolutamente reali, che sembrano uscite da un racconto di Kipling, di Conrad o di Salgari.
Descrizione
Agli albori di questo millennio, tra l’inverno dell’anno 2000 e l’estate dell’anno successivo, l’autore intraprese un viaggio itinerante attraverso l’Oriente, che lo portò da Hong Kong, dove viveva, ad attraversare molti paesi di quell’area: dall’India al Giappone, dalla Tailandia al Laos, dal Vietnam a Macao, dalle remote isole Kurili al sud delle Filippine. Fino al confine estremo, che non appartiene più a nessun luogo geografico, ma rappresenta egli stesso un nuovo continente, il sesto, l’Antartide. Un viaggio condotto senza particolare fretta, mandando regolarmente articoli e reportage ai giornali per i quali lavorava. Di tanto in tanto, però si imbatteva in alcune brevi storie fantastiche, al limite del credibile, che erano reali, certo, ma parevano uscite da un racconto di Kipling, da una storia cupa di Conrad o dall’immaginazione sfrenata di Emilio Salgari: dalla tomba di Gesù alle nuove geishe, dai lottatori di Sumo alla prostituzione minorile, dai mezzi di trasporto alle spie, dai canguri all’ultimo eunuco dell’imperatore. Erano frammenti di un Oriente fantastico, storie che raccontavano un mondo che ormai, a tanti anni di distanza, è irrimediabilmente scomparso ma che ci viene riproposto con fedeltà ed incanto allo stesso tempo. Un libro sull’Asia che prosegue e consolida la figura di Lupis – ormai in buona parte acclarata dalla critica e dai lettori – come il “nuovo Tiziano Terzani”, come ha più volte sostenuto pubblicamente la vedova del grande scrittore e giornalista scomparso nel 2004.
Lupis Marco
Marco Lupis, giornalista, fotoreporter e scrittore, è stato corrispondente e inviato speciale dall'Estremo Oriente e soprattutto da Hong Kong, per le maggiori testate giornalistiche italiane ("Panorama", "Il Tempo", "Corriere della Sera", "L'Espresso" e "la Repubblica") e per la RAI (Mixer, Format, TG1 e TG2): oggi è corrispondente e inviato di guerra per “Huffington Post” e per la tv svizzera RSI. È stato fra i pochi giornalisti a seguire i massacri a Timor Est, gli scontri sanguinosi tra cristiani e islamici nelle Molucche, la strage di Bali e la prima epidemia di SARS; fino all'ultimo conflitto in Ucraina. Con le sue corrispondenze ha coperto per oltre un decennio l'intera area Asia-Pacifico, spingendosi fino alle isole Hawaii e all'Antartide. Ha intervistato molti protagonisti della politica asiatica come Aung San Suu Kyi e Benazir Bhutto, denunciando nei suoi articoli le violazioni dei diritti umani. I suoi reportage sono stati pubblicati anche da quotidiani spagnoli e americani. Gli ultimi libri pubblicati sono: Il male inutile. Dal Kosovo a Timor Est, dal Chiapas a Bali le testimonianze di un reporter di guerra (Rubbettino, 2018, tradotto in Francia e Spagna), I cannibali di Mao. La nuova Cina alla conquista del mondo (Rubbettino, 2019, Premio “Città di Como” per il miglior libro di giornalismo di viaggio) e Hong Kong. Racconto di una città sospesa (Il Mulino, 2021).