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Titolo Nata con i piedi nel sangue

Autore Elisabetta Bilei

Collana Il portico

Dettagli pp. 136, Ft. 12,2 x 20

ISBN 9788860430366

Nata con i piedi nel sangue

€ 10,90
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La storia di una coppia di giovani e del desiderio di avere un figlio dall'atto gioioso del concepimento fino al triste epilogo. Lo sguardo della piccola, dall'interno del grembo materno, esplora e annota tutto in un diario di bordo fluido, intenso, emozionante.

Descrizione

Rannicchiata nel grembo materno, giorno dopo giorno, una figlia osserva il mondo come da un periscopio. Scruta all'orizzonte le persone, le cose, gli affetti che di lì a poco faranno parte della sua vita; capta gioie, trepidazioni, tristezze che la attraversano; perlustra gesti e abitudini quotidiane all'apparenza insignificanti.
Claudia e Francesco non sanno ancora che è una bambina, sanno solo che hanno desiderato un figlio con tutto il cuore, che hanno fatto di tutto per averlo e che adesso l'hanno concepito. Ma l'evento tanto atteso porta con sé emozioni e turbamenti inaspettati, imprevedibili. Claudia è sommersa da un mare di ricordi, non tutti felici, come la morte del padre e la tragica scomparsa di Alice, la sua migliore amica. Francesco deve fare i conti con il senso di inadeguatezza e le responsabilità che lo aspettano, mentre parenti e amici bussano alla porta in una coralità affettuosa ma a volte un po' invadente.
Lo sguardo della piccola esplora e annota tutto in un diario di bordo fluido, intenso, ricco di dettagli di vita vissuta: la passione dei genitori, la gioia dell'annuncio, le nausee, le ecografie, gli sbalzi ormonali, fino al doloroso epilogo a cui allude il titolo del libro. Alla sua seconda prova narrativa, la giovanissima autrice cattura con una scrittura rapida e incisiva il susseguirsi di avvenimenti piccoli e grandi, riuscendo a prendere alla gola il lettore e a farlo commuovere, sorridere, immedesimare.

IN ATTESA DELLA NASCITA
Può una bimba in attesa di nascere, raccontare dal buio del grembo materno la sua vicenda prima gioiosa e poi tragica? Al suo esordio di scrittrice, la ventiduenne Elisabetta Bilei dimostra con questo romanzo Nata con i piedi nel sangue, non solo che è possibile, ma che lo si può fare trovando accenti e coloriture di autentica poesia, come hanno testimoniato autori ben noti al pubblico giovanile: Federica Bosco, Pino Roveredo e Federico Moccia.

L’ASSAGGIO
<<Con una mano ti accarezza il collo, come piace a te. Poi ti stringe, e tu segui i suoi movimenti come se fossi creta nelle sue mani. All’improvviso ti scosti, le sue dita iniziano a rincorrerti, e tu, provocatoria, le sfuggi, o fingi di farlo. Ora ti fermi, e lasci che sia lui a condurre il gioco. I tuoi piedi freddi sulle sue gambe, le sue labbra calde sulle tue spalle, e sempre più giù.
La sua cravatta è per terra insieme a tutto ciò che è inutile. Stesi sul letto, arrotolati tra le lenzuola, fate l’amore. Persa nel piacere, senti girare la testa. Per un attimo non esiste più niente al mondo, soltanto tu e lui. Claudia e Francesco.
Poco dopo tu e il tuo sorriso, che vale più di mille parole, siete accoccolati tra le braccia che lui ti stringe intorno.
Poi, però, ti fai seria, dici al tuo uomo che vorresti fosse anche il padre di tuo figlio. Lui risponde che lo sa da sempre e che lo desidera da ancora prima, ma che forse questo non è il momento. Per rassicurarti, sussurra: “Manca qualcosa alla perfezione, ma vedrai che arriverà presto”.
Sembri più calma, anche se non è così. Non glielo dici ma c’è qualcosa che ti urla dentro: non ti spaventa avere un figlio, ti spaventa non averne uno. Hai desiderato diventare mamma sin da quando sei diventata donna, hai sempre cullato il sogno di avere un figlio e non vedi perché dovresti smettere di desiderarlo adesso che hai trentadue anni e una vita che cammina con le sue gambe.
Lui ti abbraccia e pensa di non averti mai detto della sua paura di riprovare a essere padre, dopo i tentativi e soprattutto dopo i fallimenti. Ti stringe più forte, convinto che, almeno per un po’, potrà continuare a non dirti perché questo non è il momento. Lui non sa che il nostro tempo sta per cominciare adesso, e neanche tu lo sai.
Lo guardi e scoppi a ridere. “Perché ridi” chiede. E' spettinato come uno spaventapasseri, ma non glielo dici, gli dici semplicemente che sei felice, felice di lui e di voi. E lui sceglie di crederti.
Io sono qui, a guardarvi dalla finestra. Mi hai cercata oltre le nuvole ma io ero anche più in là. Ora, però, sono qui. Non sarai più sola, è scoccata la scintilla che mi ha dato la vita.
Il mio viaggio è iniziato così. Voglio che tu lo sappia, perché un giorno potresti chiederti cosa mi passava per la testa, e voglio che a questa domanda tu possa dare la giusta risposta. Da questa sera, in questo letto, c’è qualcosa di diverso, qualcosa di nuovo. Ci sono io.
Saranno i nove mesi più belli della nostra vita.>>

Bilei Elisabetta

Elisabetta Bilei (Mestre, 1986) vive a Favaro Veneto, in provincia di Venezia. Appassionata di musica, scrittura, pittura e teatro, ha fatto parte dell’orchestra "I flauti di San Marco", con la quale ha compiuto numerosi viaggi. Laureata in Scienze della Comunicazione all’Università di Padova, collabora a vari portali culturali e riviste letterarie. Nel 2005 ha pubblicato il suo primo romanzo breve, Caffè Valeriana Vomito Sigaretta.

Immagine: Elisabetta Bilei

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Il marlin, da cui la casa editrice prende il nome, è il pescespada che Hemingway amava pescare
al largo di Cuba e che gli ha ispirato lo splendido romanzo “Il vecchio e il mare”

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