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Marlin presente con tre autori all'edizione 2023 del Festival Salerno Letteratura

Vincenzo Salerno, Monica Zunica e Dacia Maraini parleranno dei loro ultimi libri all'importante kermesse campana

Salerno - Marlin parteciperà alla XI edizione del Salerno Letteratura Festival, che si terrà dal 17 al 24 giugno nel centro storico di Salerno, contando più di 160 ospiti. Nell’edizione dedicata a Domenico Starnone, per i suoi 80 anni, e al tema dell’Umanesimo, Marlin ha deciso di presentare in anteprima due nuove uscite editoriali, nonché due volumi della trilogia fantastica di “Awen” di Monica Zunica:


1. “NAPOLIS. QUARANTADUE POETI CANTANO LA CITTÀ DI PARTENOPE”, a cura di Vincenzo Salerno

Bisognerà aspettare il 23 giugno per trovarlo in libreria, ma il 17 giugno alle 19:00, nella corte interna del Convitto Nazionale sarà presentata in anteprima l’antologia “Napolis. Quarantadue poeti cantano la città di Partenope”, curata da Vincenzo Salerno. “Napolis” raccoglie i versi di quarantadue poeti contemporanei che raccontano la città di Partenope con voci (l’italiano e il dialetto napoletano), forme (ottave, prosa poetica, sonetti, doppie versioni) e ‘prospettive’ urbane diverse: dal “ventre” tufaceo dei decumani fino alle periferie d’acciaio e di cemento; attraverso le rappresentazioni in versi appuntate nei taccuini di viaggio dei moderni “grandtouristi”; trasformando in poesia le suggestioni più intime – stranianti oppure evocative – di chi vive, ‘quotidianamente’, questo “pezzo di paradiso abitato da diavoli”. In concomitanza con la presentazione del libro, e in occasione del quarantesimo anno di attività del Premio Internazionale di poesia dedicato al poeta salernitano Alfonso Gatto, la Fondazione “Alfonso Gatto” ed il Centro Interdipartimentale di Ricerca “Alfonso Gatto” dell’Università degli Studi di Salerno assegneranno al grande artista, romanziere e poeta Emilio Isgrò il Premio Internazionale di Poesia Alfonso Gatto. Nel volume “Napolis”, non a caso, è pubblicata anche una inedita poesia verbo-visiva “Scalinatella” proprio di Emilio Isgrò. Presenzieranno alla manifestazione Maurizio Sibilio, prorettore alla didattica Unisa; Carmine Pinto, direttore DipSUm Unisa; Gennaro Carillo, direttore “Salerno Letteratura Festival”. Dialogheranno con il poeta Vincenzo Salerno, direttore del Centro Interdipartimentale di Ricerca Unisa “Alfonso Gatto” e Filippo Trotta della Fondazione “Alfonso Gatto”. Enzo Ragone, della testata giornalistica Rai Campania, condurrà la serata.

IL CURATORE – VINCENZO SALERNO
È docente di Letterature comparate presso il Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università di Salerno. Segretario generale della SIT (Società Italiana di traduttologia), Salerno dal 2019 è Direttore del Centro Interdipartimentale di Ricerca “Alfonso Gatto” e del Centro di Ricerca “Domenico Rea”. Le sue ricerche vertono principalmente su questioni di teoria e storia della traduzione letteraria nel mondo classico, nella letteratura italiana e nelle letterature anglofone. Si è occupato, inoltre, di letteratura di viaggio, di poesia italiana risorgimentale, di narrativa e di poesia italiana contemporanea e della produzione – editoriale e letteraria – di libri d’artista in Italia e in Inghilterra.
Tra le sue pubblicazioni più recenti sulla poesia: l’introduzione al volume Poesie, di Ralph Pite (Salerno, Fondazione “Alfonso Gatto”, 2022); la raccolta di saggi Portare all’altra riva (Roma, Carocci, 2021); il volume n. 2 della rivista “Trame di Letteratura comparata”, dedicato a Franco Buffoni; i due saggi monografici Paraphrase. Ovidio, Teocrito, Omero, Virgilio e Chaucer tradotti da John Dryden (Salerno, Edisud, 2017) e Dante. Traduzione, tradizione, intertestualità (Modena, Mucchi, 2017).

I QUARANTADUE POETI PRESENTI NELL’ANTOLOGIA
Franco Arminio; Carlo Avvisati; Mariano Bàino; Ambrogio Borsani; Franco Buffoni; Floriana Coppola; Maurizio Cucchi; Roberto Deidier; Gennaro Della Volpe (Raiz); Giambattista Basile - Roberto De Simone; Bruno Di Pietro; Stelvio Di Spigno; Gabriele Frasca; Mario Fresa; Carmen Gallo; Bruno Galluccio; Mimmo Grasso; Costanzo Ioni; Emilio Isgrò; Peppe Lanzetta; Valerio Magrelli; Andrea Manzi; Rino Mele; Tommaso Ottonieri; Melania Panico; Claudio Pennino; Silvio Perrella; Angelo Petrella; Antonio Pietropaoli; Gilda Policastro; Marilena Renda; Eleonora Rimolo; Elisa Ruotolo; Federico Sanguineti; Giulia Scuro; Giorgio Sica; Enza Silvestrini; Gianni Solla; Luigia Sorrentino; Mattia Tarantino; Ferdinando Tricarico; Luigi Trucillo.

 

2. “AWEN. IL CONFINE” e “AWEN. LO SCONTRO” di Monica Zunica

Giovedì 22 giugno alle 20 nell’Auditorium del Convitto Nazionale, nel contesto della sezione “Finzioni. Il mondo narrato” del festival “Salerno Letteratura 2023” la scrittrice Monica Zunica presenterà i primi due volumi della trilogia di Awen, mentre la regista e attrice teatrale Brunella Caputo leggerà alcuni brani ed Emilia Pellecchia, giornalista de “Il Mattino”, condurrà l’incontro.
La trilogia fantasy di Monica Zunica si apre con “Awen. Il confine” che racconta delle vicende che, dal Galles del V secolo, condurranno la protagonista Diana fino ai nostri giorni, attraverso una lotta senza sosta per far riemergere l’Awen, il potere che domina il Destino del mondo. Diana, all’età di sette anni, svanisce nel nulla insieme alla madre in un bosco del Molise. La madre non verrà ritrovata, mentre la bimba ricomparirà una settimana dopo ben vestita e pettinata, come se nulla fosse accaduto. Della settimana trascorsa Diana non avrà ricordi e, per i dieci anni successivi, non sarà più capace di parlare. Nel giorno del suo diciassettesimo compleanno, strani sogni le restituiranno la voce e la spingeranno a fuggire di casa per raggiungere il bosco di Monte di Mezzo, dove dieci anni prima era scomparsa la madre. Durante il viaggio Diana non si rende conto di aver oltrepassato un confine che divide il mondo da lei conosciuto dalle Terre dell’Awen. Inizia per lei un percorso difficile che le stravolgerà la vita: conoscerà la forza di un grande amore, affronterà enormi pericoli e si farà portatrice di un pesante fardello. Scoprirà di essere la depositaria di un antico sapere, quello delle Custodi, una stirpe di donne destinate a proteggere, a costo della propria vita, il potere dell’Awen. Tra coloro che ostacoleranno il suo cammino vi sarà Morfran, un despota già conosciuto anche come Afgaddu nell’antica leggenda gallese di Taliesin. Diana potrà contrastare il suo potere solo garantendosi l’alleanza di quattro Guardiani leggendari: creature che in realtà hanno preso vita dalle pagine di Tacito, Matilde Serao, Anna Maria Ortese, Dino Buzzati.
Il secondo volume della trilogia di Monica Zunica si chiama “Awen. Lo scontro” e narra del successo della protagonista, Diana, che stringe una alleanza con il popolo dei Safinos e con la regina Boudicca per proseguire la lotta per salvare i destini del mondo. Poi prosegue il suo viaggio alla ricerca degli altri tre Guardiani. Nulla sarà semplice, ma avrà comunque la protezione di Artagos, Jago, Kei, il Morcat e un magnifico drago. Per trovare i Guardiani e poter risvegliare la loro memoria sarà costretta a viaggiare a ritroso nel tempo, attraverso un luogo chiamato Il Terrapieno dell’Altrove. Indagherà per scoprire se realmente la madre è viva e dove si trova Liam. Molti saranno i pericoli e gli eventi che renderanno il percorso di Diana sempre più difficile, non ultimi un grande tradimento, l’incontro con Giulia di Marco – una donna vissuta nella Napoli del Seicento –, e il comportamento sempre più ambiguo di Artagos. Tutto questo graverà pesantemente sullo svolgersi degli eventi, ma sarà durante la battaglia finale che Diana dovrà affrontare la prova più grande della sua vita.

L’AUTRICE – MONICA ZUNICA è nata a Napoli dove si è laureata in Filosofia. Dopo aver pubblicato romanzi e racconti – Senza sapere nulla (2007); Tra le onde i giorni dimenticati (2011); Il rovescio delle cose (2011) – AWEN è la sua prima trilogia fantasy: Il confine (2021), Lo scontro (2022) e L’oblio (2023). È stata collaboratrice di “Repubblica”, ha lavorato come ufficio stampa per diverse realtà culturali e ha partecipato alla fondazione della nuova rivista “Sud”. Nel 2010 ha lasciato Napoli per vivere con la famiglia tra i boschi del Molise. Attualmente, con il marito Enrico e i figli Carlo e Ginevra, si occupa di eventi culturali per la propria associazione “L’Iperico” e si dedica alla rievocazione storica dei popoli celtici e sannitici. Da lungo tempo è un membro dell’Obod e celebra matrimoni celtici. Cura da diversi anni l’aperitivo letterario del Fantasy Day, il più grande festival del sud Italia dedicato al genere.

 

3. “SGUARDO AL NUOVO MONDO. REPORTAGE, RICORDI, RACCONTI DEL CONTINENTE AMERICANO” di Dacia Maraini, a cura di Michelangelo La Luna

Sempre nell’ambito del festival Salerno Letteratura 2023, nella sezione “Finzioni. Il mondo Narrato” sabato 24 giugno alle 17:15, nella Chiesa dell’Addolorata, durante un evento condotto da Paolo Di Paolo la scrittrice Dacia Maraini presenterà in anteprima il libro curato da Michelangelo La Luna, “Sguardo al Mondo Nuovo. Reportage, ricordi, racconti del continente americano”, che raccoglie esperienze di viaggio e documentazione di Dacia Maraini dedicati all’Argentina, al Cile, alla Colombia, a Cuba, al Messico, agli Stati Uniti, all’Uruguay, ecc. La famosa scrittrice nel corso degli anni si è occupata di episodi importanti della storia del continente americano: la disperazione delle madri dei desaparecidos (Argentina); la brutale dittatura di Pinochet (Cile); la morte di John F. Kennedy, il movimento per i diritti civili degli afroamericani, le proteste studentesche del 1968, lo sbarco sulla luna, il movimento per i diritti delle donne, gli attacchi terroristici dell’undici settembre 2001, i presidenti George W. Bush, Barack Obama e Donald Trump, il movimento #MeToo (Stati Uniti). La Maraini ha inoltre parlato della poesia come forza capace di salvare le lingue a rischio di estinzione (Colombia); della grandezza di Fuentes, Paz, dei due Taibo, ma anche di altri giovani scrittori (Messico); di Fidel Castro e delle vicende di Elián (Cuba); del “teatro della civiltà” (Uruguay); dei college americani (Stati Uniti). Oltre a garantire un approfondimento delle tematiche più care alla nota scrittrice (diritti delle donne, pena di morte, tortura, emigrazione, emarginazione sociale, discriminazione razziale e sessuale, ecc.), la raccolta permette di conoscere un mondo lontano e nello stesso tempo a noi vicino come il continente americano.

L’AUTRICE - DACIA MARAINI è nata a Fiesole (Firenze) e vive a Roma. È autrice di romanzi, racconti, opere teatrali, poesie e saggi, tradotti in oltre cinquanta Paesi. Ha vinto, tra gli altri, i premi Campiello, Strega, Napoli, Fregene, Brancati-Zafferana, Flaiano, Scanno, Cimitile, Hemingway e Viareggio alla carriera. Tra i suoi romanzi ricordiamo: La vacanza, L’età del malessere, Memorie di una ladra, Donna in guerra, Isolina, La lunga vita di Marianna Ucrìa (dal quale è stato tratto il film di Roberto Faenza Marianna Ucrìa), Bagheria, Voci, Un clandestino a bordo, Dolce per sé, Buio, La nave per Kobe, Colomba, Il treno dell’ultima notte, La bambina e il sognatore, Tre donne, Corpo felice, Trio. Nel 2021 è uscito il Meridiano di alcune sue opere più rappresentative. In edizione Marlin: Dentro le parole (2005), Dacia Maraini in cucina (2007), entrambi a cura di Gioconda Marinelli, Alfabeto quotidiano (2021) scritto con Gioconda Marinelli, Sguardo a Oriente (2022) e Sguardo al Nuovo Mondo (2023) entrambi a cura di Michelangelo La Luna.

IL CURATORE - MICHELANGELO LA LUNA è ordinario di lingua e letteratura italiana presso la University of Rhode Island negli USA e curatore delle seguenti opere di e su Dacia Maraini: Taccuino americano (1964-2016) (2016); Beloved Writing. Fifty Years of Engagement (2016); Mafia and Other Plays (2017); USA 1964-2017: An Italian Reportage (2018); Dacia Maraini and Her Literary Journey (2020); A Life Devoted to Writing. Festschrift in Honor of Dacia Maraini (2020); Writing Like Breathing. Sessant’anni di letteratura (2021), Sguardo a Oriente (2022) e Sguardo al Nuovo Mondo (2023).

 

 

Il marlin, da cui la casa editrice prende il nome, è il pescespada che Hemingway amava pescare
al largo di Cuba e che gli ha ispirato lo splendido romanzo “Il vecchio e il mare”

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