Diretta Facebook martedì 24 novembre 2020 con la blogger Elisa Santucci
Flora, giovane e bella, senza risorse, recide le sue radici e finisce come emigrante dal Sud d’Italia al Nord. Scenari imprevisti affollano il suo orizzonte notturno, tra la realtà e il sogno di essere come Audrey Hepburn. La storia appassionante di Flora è raccontata nel romanzo “Le solite notti”, il nuovo libro di Elvira Morena, Marlin editore (https://www.marlineditore.it, collana “Il portico”), II edizione. Il romanzo viene presentato in diretta dalla scrittrice sulla pagina Facebook del gruppo “Il mondo incantato dei libri – Caffè Letterario” martedì 24 novembre, alle 21.30, https://www.facebook.com/Ilmondoincantatodeilibri. Modera Elisa Santucci, blogger del gruppo letterario, e interviene, con l’autrice, Marco Olivieri (ufficio stampa e Social Nework Marlin editore). L’evento sarà rilanciato dalla pagina Fb MarlinEditoreCava.
Dotata di uno stile e di un linguaggio personali, ricchi di ritmo e vivacità espressiva, la scrittrice trasporta con spirito realistico il lettore in un sordido ambiente, ma sa anche donargli pagine che incantano, che fanno meditare e trovare la luce in fondo a un tunnel doloroso e ricco d’ostacoli. Elvira Morena alterna il realismo e la poesia, creando un personaggio autentico, ricco di contraddizioni, vitale e dolorosamente solo: il personaggio di Flora, tra salvezza e perdizione.
“Vorrei nascere Audrey”
«Il mio nome è Flora, ma in pochi lo sanno. Anche il postino mi chiama Audrey.
Nella camera mia, sopra al letto, ho sistemato lei. Audrey l’attrice.
Ogni volta che entro in casa, mi sorride con gli occhi neri e profondi: due laghetti scuri. Occhi liquidi che trasmettono bellezza e serenità.
In un’altra vita vorrei nascere Audrey, una piccola Audrey che diventa adulta e taglia la frangetta sulla fronte chiara, mostra le spalle morbide dalla scollatura dei tubini neri; che porta un fiocco al di sotto del seno minuto e cela la timidezza dei suoi lunghi sguardi dietro un paio di lenti scure.
Sì, voglio essere lei. Uguale a lei. L’ho incontrata sulle pagine delle riviste, nei film amarcord trasmessi in tv e tra noi è esplosa una misteriosa empatia, un sentimento speciale difficile da catalogare tra le umane questioni ordinarie.» (“Le solite notti”).