Ambiente e maternità surrogata nel romanzo "Il mio nome è Maria Maddalena", già alla terza edizione
"Tra artificio e natura: la tecnoscienza e il futuro della procreazione”. Sul tema interverranno in un incontro Facebook, sulla pagina https://www.facebook.com/MarlinEditoreCava, mercoledì 25 novembre 2020, alle 18.00, l’ecologista e saggista Silvia Guerini e Roberta Trucco, autrice del romanzo "Il mio nome è Maria Maddalena", Marlin editore. Sulla scia di questo libro, punto di riferimento per una riflessione su maternità surrogata e armonia tra Oriente e Occidente, le due relatrici, in un dibattito moderato da Marco Olivieri, ufficio stampa Marlin editore, dialogheranno su un argomento cruciale per il nostro futuro.
Il romanzo
Maria Maddalena ha 22 anni e vive a Los Angeles. Studia Antropologia all’Università della California (UCLA) e coltiva un sogno: andare in Amazzonia grazie a un progetto universitario. Esclusa dalle selezioni, decide di affittare il suo utero. Ha bisogno di guadagnare alla svelta dei soldi che le consentano di andarci in modo autonomo. La sua vita però si complica quando, in seguito alla fecondazione in vitro, rimane incinta di due gemelli. Nel frattempo, l’Università la richiama: la sua candidatura al progetto in Amazzonia era stata respinta per errore.
Il romanzo s’intitola “Il mio nome è Maria Maddalena”, Marlin editore, alla terza edizione (collana Il portico, www.marlineditore.it), che tocca l’argomento attuale, discusso in ambito legislativo in Italia, in questo periodo, della maternità surrogata e che affronta, in chiave romanzesca, la crisi dell’Occidente con postfazione di Grazia Francescato. L’autrice, Roberta Trucco, genovese, è una scrittrice esordiente di 53 anni. Femminista tardiva ma tenace, scrive per diverse testate, ha curato per Nutrimenti e Castelvecchi i libri di suor Teresa Forcades, teologa femminista promulgatrice della teologia Queer e ha fondato, nella sua città, il comitato “Se non ora quando”. Da allora collabora con molte donne, voci autorevoli del femminismo contemporaneo, tra cui Francesca Izzo, Licia Conte, Cristina Comencini, Sara Ventroni, Serena Sapegno, Rita Cavallari e molte altre, nelle battaglie per i diritti delle donne.
Coinvolgente e appassionante, “Il mio nome è Maria Maddalena” colpisce per il ritmo, interiore e narrativo, della scrittura e per la cura in ogni parola, descrizione, immagine. Il confronto/scontro Oriente/Occidente e la crescita graduale della figura di Maria Maddalena risultano al servizio di una scrittura che apre nuove domande. In Amazzonia la protagonista ritrova il contatto viscerale con la natura, col senso stesso di umanità e di maternità.
L'autrice
Roberta Trucco, genovese doc, femminista, felicemente sposata e madre di quattro figli, è laureata in Lettere e Filosofia. Nel 2011 ha fondato, nella sua città, il comitato “Se non ora quando” e da allora collabora con Cristina Comencini, Francesca Izzo, Licia Conte, Sara Ventroni, Serena Sapegno e molte altre, nelle battaglie per i diritti delle donne. Insieme a Cristina Guarnieri ha curato il libro di Teresa Forcades Siamo tutti diversi! (Castelvecchi, 2016). Da alcuni anni scrive articoli sul sito www.cheliberta.it e su www.ferraraitalia.it. Inoltre ha pubblicato diversi articoli sul blog “La 27ora” del “Corriere della Sera”.
Grande viaggiatrice, in particolare in bicicletta, ha girato molte parti dell’Europa pedalando, ma anche a piedi e in canoa. Si è spinta oltreoceano, visitando, da giovane, parte degli Stati Uniti d’America, l’India e Singapore.