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Titolo Operaicidio

Autori Bruno Giordano Marco Patucchi

Collana Al limite

Dettagli pp. 192, Ft. 14 x 20

ISBN 9788860432216

Operaicidio Perché e per chi il lavoro uccide. Le storie, le responsabilità, le riforme

Introduzione di Luciano Canfora

€ 16,90
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La prima opera esaustiva e di denuncia su una delle tragedie più dolorose del nostro Paese. Emergenza infinita diventata normalità con una media di tre morti di lavoro al giorno, nella colpevole latitanza della politica e delle istituzioni.

Descrizione

"Operaicidio": un neologismo, oggi inesistente, per definire la strage infinita del lavoro che uccide. Attraverso una sorta di "semantizzazione", i vari capitoli dell'opera sono impostati come voci di un dizionario enciclopedico che spiega il significato sociale, economico, umano (privato e pubblico), le cause, i costi, le soluzioni possibili e le responsabilità (anche politiche) di una guerra civile che nessuno sa o vuole vincere. In Italia la media è di tre morti di lavoro al giorno, e di un infortunio al minuto, senza contare i casi nascosti del lavoro nero. L’opera contrasta e supera un racconto meramente numerico e cronachistico, a favore di una visione allargata che contempla anche proposte concrete di intervento e riforma. Guardando inoltre al versante oscuro degli infortuni che quasi mai vengono denunciati; alle morti da amianto; alla responsabilità dell’informazione per il linguaggio usato nella cronaca; ai silenzi di Stato del sistema radiotelevisivo pubblico; ai fatti dolosi in un lavoro tanto irregolare da diventare criminogeno; allo sfruttamento del caporalato; alla perdita di memoria, agli orfani e ai coniugi dimenticati; alla evidente inconcludenza di percorsi giudiziari che si prolungano troppo e si spengono quasi sempre in assoluzioni o prescrizioni. Una tragedia spesso definita erroneamente come fatalità o fenomeno, mentre è assenza di coscienza e di senso di colpa. Parallelo al cuore analitico e polemico del libro, un secondo piano narrativo che lo accompagna e, in un certo senso, lo incarna: la Spoon River delle vite invisibili dei morti di lavoro. Passioni, affetti, emozioni di chi è caduto nella trincea di questa "guerra minore".

Bruno Giordano

Nato a Vittoria nel 1962, magistrato presso la Corte di Cassazione, è stato pretore a Torino e Milano e giudice per le indagini preliminari e del dibattimento a Milano. Ha insegnato diritto penale, diritto amministrativo e diritto della sicurezza del lavoro all’Università degli studi di Milano. Direttore generale dell’Ispettorato nazionale del lavoro negli anni 2021-2022, è autore di pubblicazioni giuridiche e editorialista di “la Repubblica”. È stato presidente del Movimento per la giustizia.

Immagine: Bruno Giordano

Marco Patucchi

Nato a Roma nel 1962, giornalista di “la Repubblica” dal 1991, si è occupato di economia e politica. Ha pubblicato i seguenti volumi: Maratoneti. Storie di corse e di corridori (Baldini & Castoldi, 2010); La mia guerra non è finita. Storia del soldato inglese che dà pace alla memoria (Baldini & Castoldi, 2011), scritto insieme ad Harry Shindler e pubblicato anche nel Regno Unito con il titolo My war is not over (Austin Macauley Publishing, 2016) - dal libro è stato tratto il film My war is not over, regia di Bruno Bigoni (Altamarea film, 2017) presentato al Torino Film Festival; Popoli in corsa. Storie di vittorie e di sconfitte (Edizioni Correre, 2016). Con “la Repubblica”, inoltre, sono stati editi i libri: Morire di lavoro. Storie dietro i numeri di una tragedia italiana (2022); Lo sbarco. Ottanta anni fa gli Alleati in Sicilia, storie di personaggi, soldati e famiglie (2023); Due bambini e un sogno. Cinquant’anni fa il primo scudetto della Lazio (2024), scritto insieme a Massimo Maestrelli e Giulio Cardone. In edizione Marlin: La spia venuta dal nulla (2024).

Immagine: Marco Patucchi

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Il marlin, da cui la casa editrice prende il nome, รจ il pescespada che Hemingway amava pescare
al largo di Cuba e che gli ha ispirato lo splendido romanzo “Il vecchio e il mare”

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