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Titolo La danza delle pietre bianche
Autore Leonard Morava
Collana Vulcano
Dettagli pp. 272, Ft. 14 x 20
ISBN 9788860432247
Rassegna stampaDescrizione
La storia di Samir, “acquistato” da Ahmet, ingegnere petrolifero, e Asie, bibliotecaria di Bocrot, nel sud dell’Albania, per una cifra che basta ai genitori biologici ad aggiungere un animale domestico alla loro stalla; e quella della dissoluzione della sua famiglia adottiva, che inizia con l’arresto di Asie, bellissima e colta, imprigionata dal regime comunista perché legge Camus e beve Calvados, e si completa con la rivolta di Ahmet, che si finge pazzo per “liberarsi di un mondo che non gli permette di essere libero”. Nel cuore della transizione albanese dal comunismo e dalle sue utopie irrealizzate alla democrazia e ai suoi falsi miti di progresso, Samir crescerà colto come la mamma adottiva e libero e ribelle come il padre. Con un grande senso dell’onore e uno sguardo lucido e accorato sulle derive morali e civili del suo Paese, a cui cercherà di reagire come può e come sa. Fino alla drammatica fuga in Italia a bordo di un barcone, e alla nuova vita in Maremma. Lontano solo fisicamente dai lutti, la violenza e le sofferenze che si è lasciato alle spalle, straniero per sempre in una terra che non sarà mai la sua.
Leonard Morava
Nato in Albania a Berat nel 1974, ha studiato Filologia a Tirana e si è trasferito in Italia, poco meno che ventenne, nell’agosto del 1994, dove vive vicino Grosseto. Ha pubblicato con Effequ due romanzi: Le rose si vendicano due volte (2006, premio Massarosa) e L’onore prima di tutto (2008).

Il giudizio di Piera Carlomagno
«Un affresco potente a cavallo tra due epoche. L’Albania di Morava assomiglia alla Macondo di Marquez senza realismo magico, perché tutto quello che è raccontato in questo libro è, se non vero, verosimile. Amore e morte, violenza e redenzione, onore e disperazione all’ombra di un potere sempre spietato nella sua cupezza, di qualunque tonalità si colori, in qualsiasi forma si mimetizzi. La tragica commedia umana rappresentata senza filtri con linguaggio crudo, lancinante come urlo nella notte, intessuto di echi letterari remoti e recenti. Una narrazione che stupisce, affascina, commuove. Lasciando in bocca un sapore dolceamaro, come sa essere, come è, la vita.»