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Titolo Ero un bandito
Autore Enrico Zuccaro
Collana Filo spinato
Dettagli pp. 180, Ft. 12,2 x 20
ISBN 9788860430885
Ero un bandito Pierino Schietroma partigiano e sindaco
Introduzione di Mario Avagliano
Il titolo selezionato è esaurito
Una storia di generosa partecipazione alla guerra partigiana in provincia di Frosinone e di dura prigionia nelle mani dei nazisti tra crudeli torture e minacce di morte.
Descrizione
Ero un bandito ricostruisce la vicenda di vita, in particolare nei mesi dell’occupazione tedesca, di Piero Schietroma (1919-1979), ufficiale dapprima dei Bersaglieri, poi dei Paracadutisti e nell’ottobre del 1943 promotore e vicecomandante della banda partigiana “Monti Lepini”, attiva nell’alta valle del fiume Sacco in provincia di Frosinone. Arrestato dai tedeschi, Schietroma, dopo aver subìto pesanti torture, sarà condannato a morte nei giorni immediatamente precedenti allo sfondamento del fronte di Cassino. Scampato al plotone di esecuzione grazie al sopraggiungere degli eserciti alleati, Schietroma trarrà dalla terribile esperienza vissuta il diario trascritto nel libro. Nel dopoguerra, dal 1961 al 1964, sarà sindaco di Supino (Fr), suo comune di nascita. Il volume, oltre a porsi come contributo alla conoscenza del periodo dell’occupazione tedesca nel frusinate, rappresenta un’ulteriore attestazione della capillarità e della spietatezza della repressione nazista, tutt’altro che limitata alle grandi realtà urbane del centro e nord Italia nei mesi che vanno dal settembre del 1943 all’aprile del 1945.
Zuccaro Enrico
Enrico Zuccaro, nato a Supino (Frosinone) dove tuttora risiede, è laureato in Giurisprudenza e in Scienze dell’Amministrazione. Giornalista pubblicista dal 1997, già corrispondente del quotidiano “Il Tempo”, collabora attualmente alle pagine culturali de “L’inchiesta”. Da sempre appassionato cultore degli studi storici, ha pubblicato: Argento sulle dune. Storia di un carrista italiano in Tunisia, dicembre 1942 - aprile 1943 (2005); I miei passi la mia vita. Un ragazzo del ’22 si racconta (2009). Nel 2002 e nel 2006 ha meritato il Premio Inars (Istituto Nazionale delle Regioni Storiche) nei settori giornalistico e culturale.