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Titolo Il volo del cormorano
Autore Pier Bruno Cosso
Collana Il portico
Dettagli pp. 240, Ft. 12,2 x 20
ISBN 9788860431899
Rassegna stampaDescrizione
Prendi i soldi e scappa, il titolo di un grande film di Woody Allen, sembra ispirare Stefano, il protagonista di questo romanzo, che, dopo un misterioso accredito di diciotto milioni, sogna una nuova vita da ricco, ma si ritrova catapultato tra delitti, spari, e ragazze belle e incantatrici – dalla danese Karen alla sarda Isola – che forse lo vogliono solo imbrogliare. Da cassiere frustrato di una piccola banca si deve reinventare eroe per sfuggire alla mafia russa, alla polizia, e a un assassino che lo insegue fino alla fine. La storia parte da una bellissima spiaggia della Sardegna dove Stefano s’incanta davanti a un cormorano che lo sfiora in volo. Da lì l’idea di mollare lavoro e compagna infedele per un lungo viaggio senza meta. Con solo l’idea di fuggire. Ma lo scossone più grosso, appena prima della partenza, glielo dà il suo conto corrente improvvisamente cresciuto di più di diciotto milioni di euro, così, come un mistero senza tracce. Da Cagliari a Bergamo, da Copenaghen a Salerno tra colpi di scena, effetti a sorpresa e fughe rocambolesche e senza sosta, finché tutto trova una sua spiegazione, che ha a che fare con il perverso mondo dei social e della sua potente influenza sull’opinione pubblica e la politica.
Cosso Pier Bruno
Pier Bruno Cosso è nato a Sassari nel 1956, e la Sardegna è l’unico posto dove immagina di poter vivere. Scrive da sempre e finora ha pubblicato i romanzi: Il giorno della tartaruga (2013) e Dannato Cuore (2015), entrambi Parallelo45, e Fotogrammi slegati (2018), Il Seme Bianco (Gruppo Elliot–Castelvecchi) e, in edizione Marlin, Solo danni collaterali (2020, tre edizioni) e Il volo del cormorano (2023). Ha partecipato a tre antologie e i suoi racconti sono stati premiati o segnalati in diversi concorsi nazionali. Collabora con le riviste “Cultura al Femminile”, “Oubliette Magazine” (referente di Google per la cultura) e “Tottus in Pari - emigrati e residenti in Sardegna”.
Il giudizio di Francesco Abate
«C’è un gioco che solo i bravi scrittori sanno fare: partire da un topos letterario e prendere il volo verso nuovi lidi. Un azzardo che in genere comporta rischi, figurarsi per chi pratica le trame del giallo. Il romanzo di genere si nutre di schemi e il lettore non ama che vengano traditi. A meno che, tenendo fede alle linee guida, lo scrittore non riesca nella fedeltà a essere piacevolmente e sorprendentemente infedele. E questo è il caso di Pier Bruno Cosso.»