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Titolo Vento di Sicilia
Autore Lucia Vincenti
Collana Il portico
Dettagli pp. 204, Ft. 12,2 x 20
ISBN 9788880430908
Vento di Sicilia
Introduzione di Alberto Samonà
Un'avvincente storia d'amore e di passione politica nella Palermo del "Ventennio nero", dalla marcia su Roma alle leggi razziali, alla guerra e alla caduta del fascismo.
Descrizione
Nello scenario della fame che attanaglia Palermo all’indomani della Grande Guerra, prende le mosse il romanzo, incentrato sulla storia di Fernando, un giovane aristocratico che ha rinunciato agli agi economici e sociali del proprio ceto, scegliendo di sposare Dora, una popolana di umili origini, ma bella, leale e coraggiosa: la sua “tigre bionda”, come lui stesso la chiama. Tornato dal fronte, Fernando riesce a trovare lavoro in una delle fabbriche più importanti della città e ai cantieri navali. Ben presto, in quell’ambiente vivace, viene a contatto con molti lavoratori che la guerra aveva reso coscienti dei loro diritti e del loro potere, partecipa ad alcuni comizi e diviene esponente di spicco di quella “Palermo velata e nascosta” che darà origine all’antifascismo e alla Resistenza nell'isola. Nella sua scelta lo accompagneranno sia la moglie Dora che il figlio Nanni. Tra i personaggi del romanzo si intrecciano vicende d’amore e di passione civile che mettono in luce la realtà economica, politica e sociale della Palermo del tempo: una Palermo ricca di profumi e vivacità, in cui si scontrano grandi ricchezze e diffusa povertà.
Alternando un linguaggio "alto", da sapiente narratrice, con un altro "basso" che la fa ricorrere in scioltezza a parole ed espressioni dialettali, la Vincenti costruisce un racconto che si fa leggere con viva partecipazione ed emozione, offrendo molteplici spunti di riflessione su quello che fu il fascismo nell'isola e in Italia.
Vincenti Lucia
Lucia Vincenti è nata a Palermo. Laureata in Scienze politiche, da oltre un quindicennio conduce ricerche relative alla storia contemporanea siciliana durante il fascismo. Tra le sue pubblicazioni sull’argomento ricordiamo: Storia degli Ebrei a Palermo durante il fascismo (1998); Persecuzioni antisemite in Sicilia durante il fascismo. Oblio di un recente passato, nel catalogo della mostra “Ebrei e Sicilia” (2003); Non mi vedrai più. Persecuzione, internamento e deportazione dei siciliani nei lager (1938-1945) (2004); Il silenzio e le urla. Vittime siciliane del fascismo (2007) e, in edizione Marlin, Le donne ebree in Sicilia al tempo della Shoah. Dalle leggi razziali alla liberazione (2013) e Vento di Sicilia (2015). Ha rivestito numerosi incarichi: nel 2000 è stata nominata dall'assessorato BB.CC.AA. e P.I. della Regione Sicilia, membro del Comitato Scientifico della Mostra “Ebrei e Sicilia”; dal 2013 ricopre il ruolo di Consulente del Sindaco del Comune di Palermo, come esperto sulla Shoah, sulla resistenza, l'antifascismo e la persecuzione di tutti "i diversi" in Sicilia durante il fascismo. Ha tenuto decine di convegni, seminari e incontri presso le scuole e le istituzioni siciliane. Recentemente ha iniziato un'esperienza teatrale come attrice con al compagnia Teatrarte.
L'assaggio
Il Duce e il re avevano stabilito che gli ebrei non erano più italiani e appartenevano ad una razza inferiore. “La razza ariana!!” continuava a ripetersi, alternando risa isteriche con pianti esasperati. Poi si mise in ginocchio, scrisse sulla sabbia il nome del suo Duce, vi sputò sopra e s’alzò. Rimise il cap e gli stivali e montò su Nirvia.