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Titolo Ballata lusitana
Autore Camilo Castelo Branco
Collana I lapilli
Dettagli pp. 224, Ft. 12,2 x 18
ISBN 9788860430441
Ballata lusitana
Traduzione di Regina Célia Pereira de Silva
Revisione italiana a cura di Rosaria de Marco
Presentazione di Maria Luisa Cusati
Nel Portogallo di fine '800, un uomo diviso tra l'amore di una donna-diavolo, Teodora, e quello di una donna-angelo, Mafalda, dovrà trovare la strada giusta per salvarsi e non soccombere.
Descrizione
Scritto due anni dopo Amore di perdizione, nelle intenzioni dell'autore questo romanzo (titolo originale: Amor de salvacào) doveva fargli da contrappunto. Lì un uomo che si perde per amore, qui un altro uomo che per amore si salva. Ma se è vero che il protagonista di questo secondo romanzo, Afonso de Teive, diviso tra l'amore di una donna-diavolo, Teodora, e quello di una donna-angelo, Mafalda, trova alfine la salvezza accanto a quest'ultima, è anche vero che a dominare ampiamente la scena è la "femme fatale", che lo conduce quasi alla rovina e lo tradisce col suo migliore amico. Ispirato a vicende in parte autobiografiche e ambientato nella seconda metà dell'Ottocento, Ballata lusitana offre un vivido spaccato della vita sociale nelle piccole città del Portogallo settentrionale. Con tagliente ma garbata ironia Castelo Branco fa narrare dal protagonista, che dice suo amico e immagina di incontrare in una notte di Natale, la storia turbolenta della sua vita, segnata dal dramma amoroso. Con questo romanzo il "Balzac portoghese" - come lo definì la critica - fornisce una superba prova della sua capacità di raccontare la passione mediante un linguaggio agile e brillante che influenzerà non pochi scrittori del suo tempo.
Castelo Branco Camilo
Camilo Castelo Branco (1825–1890) è uno degli scrittori più prolifici del secondo Romanticismo portoghese. Poeta, narratore, critico, traduttore, drammaturgo, storico, cultore di numerosi generi letterari, la sua opera è la più ampia e diversificata di tutto il XIX secolo. Nato a Lisbona da un’unione illegittima e rimasto presto orfano, abbandona gli studi per darsi alla letteratura, all’impegno politico e ai numerosi e avventurosi amori. E un amore intenso e infelice lo conduce in carcere per un anno sotto l’accusa di adulterio. Liberato, vive stentatamente della sua multiforme attività di scrittore, sino alla morte per suicidio a São Miguel de Seide, Famalicão. La sua bibliografia conta oltre un centinaio di libri, alcuni dei quali tradotti in diversi paesi stranieri. Delle sue numerose opere narrative finora sono apparse in Italia Amore di perdizione (Sellerio) e Quello che fanno le donne (Voland).