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Titolo Gli amori di un damerino
Autore John Cleland
Collana I lapilli
Dettagli pp. 256, Ft. 12,2 x 18
ISBN 9788860430427
Gli amori di un damerino
Traduzione di Vincenzo Pepe
La parabola della formazione sentimentale di William Delamore, giovane e ricco baronetto inglese il quale, dopo la prima coinvolgente esperienza di innamoramento platonico per la bella Lydia, decide di colmare il vuoto lasciatogli dalla misteriosa scomparsa di costei, facendo strage di cuori (e corpi) femminili, immolati sull’altare di uno sfrenato narcisismo.
Descrizione
Se fu Fanny Hill. Memorie di una donna di piacere a consegnare alla fama letteraria il nome di John Cleland, a rendere giustizia ai suoi meriti di romanziere degno della prestigiosa tradizione narrativa inglese del ’700 è l’opera, inedita per l’Italia, che ora si propone: Gli amori di un damerino del 1751. Il romanzo narra in prima persona la parabola della formazione sentimentale di William Delamore, giovane e ricco baronetto il quale, dopo la prima coinvolgente esperienza di innamoramento platonico per la bella Lydia, decide di colmare il vuoto lasciatogli dalla misteriosa scomparsa di costei, facendo strage di cuori (e corpi) femminili, immolati sull’altare di uno sfrenato narcisismo. Sul suo percorso di caccia si alternano figure quanto mai varie e singolari: maliarde, sgualdrine, maîtresse, le cui fisionomie e dimore psicologiche e comportamentali vengono ritratte con impietosa precisione e spumeggiante senso dell’umorismo nel loro habitat storico-sociale, che è quello dei salotti, dei teatri, dei bordelli, delle feste in maschera dell’alta aristocrazia inglese. La carrellata delle avventure galanti, sostenuta da un ritmo narrativo che cattura il lettore, si conclude con la ricomparsa di Lydia, dando luogo a un finale a sorpresa: segno anche questo di un intelligente e originale uso delle tecniche narrative.
Cleland John
John Cleland (Kingston upon Thames 1709 – Londra 1789), figlio di un ex ufficiale e funzionario statale, prestò servizio militare in India dal 1728 al 1740, anno in cui fece ritorno in Inghilterra. Non riuscì mai a reinserirsi nella vita della madrepatria, e fu più di una volta in prigione per debiti. Fu appunto per pagare dei debiti che tra il 1748 e il 1749 scrisse Memoirs of a Woman of Pleasure, opera che doveva renderlo famoso, ma aprirgli di nuovo le porte del carcere, questa volta per offesa alla morale. La fama di questo romanzo ha finito per oscurare i meriti di altri suoi testi narrativi, quali Memoirs of a Coxcomb (1751) che qui si propone con il titolo Memorie di un damerino, The Surprises of Love (1764) e The Woman of Honour (1768). L’autore scrisse anche per il teatro (Titus Vespasian, 1754) e si occupò di problemi linguistici.