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Titolo L'agenzia della buona morte

Collana Il portico

Dettagli pp. 176

ISBN 9788860431349

Rassegna stampa

L'agenzia della buona morte

FUORI COMMERCIO

€ 14,00

Se la morte può essere l’estremo rimedio per sopportare la vita,
l’amore travolge e rivoluziona ogni cosa

Descrizione

La vicenda si svolge in “tempo reale”, durante un programma televisivo na­zionalpo­polare. L'antefatto: un produttore discografico perde la moglie in un incidente stradale. Da lì inizia un percorso psicologico ed esperienziale, ad incastro, con la scoperta di innominabili verità, forti disillusioni e un continuo rimettere in discussione ciò che l’uomo dava per scontato e fondante nella sua esistenza. Un fallito tentativo di suicidio genera l'idea bizzarra di mettere in piedi, insieme ad altri tre compagni di sventura, una surreale “Agenzia della buona morte” (alla maniera delle agenzie di lavoro interinale) che aiuti tutte le persone tristi, in crisi, e, spesso, vittime dell’ottimismo televisivo, a uscire dal dolore nel miglior modo possibile, il più blando e più rapido. Incredibilmente il progetto è destinato a un enorme successo, a lievitare e ad “aiutare il prossimo” in un modo completamente nuovo e grottesco, a far diventare famosi il protagonista e i suoi compagni, “persone con l’idea giusta al momento giusto”, che subito i media tenteranno di cannibalizzare e far diventare parte del circo mediatico. A salvarlo dal frastuono è la bellissima Carla, sua intervistatrice TV, con un passato oscuro e una voce che incanta, con cui si coinvolge sempre più, anche sentimentalmente, prima solo ascoltandola al telefono, senza averla mai vista, poi riconoscendola durante l’intervista. Tra i due nasce la tacita, folle idea di precipitarsi nel vuoto dalla terrazza degli studi televisivi, tenendosi per mano, ma il destino ha in serbo qualcosa di più grande e più folle per loro…

L'ASSAGGIO

…è stato il caso, la vita, e un pizzico di ironia. Ci sono momenti in cui non puoi più tornare indietro. E l’equilibrio tra cose belle e cose brutte è perfetto. Vivere è uguale a morire… ma poi ti rendi conto che non puoi stare fermo.

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Il marlin, da cui la casa editrice prende il nome, è il pescespada che Hemingway amava pescare
al largo di Cuba e che gli ha ispirato lo splendido romanzo “Il vecchio e il mare”

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