Herman Melville
Herman Melville (1819-1891), dopo un giovanile periodo di viaggi come semplice marinaio, ai quali fu costretto dalle disagiate condizioni economiche della famiglia, si diede interamente alla narrativa, pubblicando i ricordi della sua vita sul mare in Typee (1846) e Omoo (1847), quindi un romanzo allegorico-satirico, Mardi (1849) e, nello stesso anno, Redburn. Fu poi la volta di Giacchetta bianca (1850) e infine del capolavoro, Moby Dick (1851), a cui seguirono Pierre o delle ambiguità (1852), I racconti della veranda (1856), L’agente segreto (1857), Billy bud (postumo, 1924). Incompreso dai contemporanei, tanto che dovette cercarsi un lavoro di doganiere per mantenere la famiglia, Melville è oggi considerato il primo dei grandi padri della letteratura americana, uno dei protagonisti della letteratura moderna.